La mia passione

La mia passione da sempre…il colore!

Ne ero attratta fin da piccola…ma in fondo da piccoli chi non ne è attratto!

La vita è una “favola”, è uno continuo sperimentare, la vita è materia in movimento, la vita è emozioni e un’altalena sulla quale assapori sia i vuoti che i pieni.

La vita nella sua dualità, nel suo essere espansione e introversione, nel suo susseguirsi di ritmi, di alti e bassi , di gioie e dolori, di false verità e di inutili aspettative…

Cosa non è la vita…

Non è aspettativa

Non è rettitudine a tutti i costi

Non è porsi solo motivazioni o traguardi 

Non è vittoria e nemmeno sconfitta

Non è che un semplice fluire che spesso, negli anni perdiamo di vista, non ci appartiene più …eppure siamo nati in quel fluire, ma negli anni ci siamo costruiti addosso tutta una serie di strutture, di rigidità, di persuasioni, di pensieri e concetti inutili, di false apparenze e credenze, di enigmatici sorrisi, di gesti diplomatici e di facciate ben protette e più o meno imbiancate…

Nulla di tutto questo… da piccola ero vista come la “strana” della famiglia, la timida insicura che dentro sapeva però di avere qualcosa di “magico” ma che non poteva mostrare…ogni tanto lasciavo trasparire una piccola parte e succedeva un disastro… 

E per anni quella piccola grande bambina dentro si rannicchiava sempre di più in se stessa, chiudeva la sua casetta e negli anni ha imparato a diventare “come gli altri la volevano”…una brava bambina, una studentessa modello, una fidanzata sempre pronta e premurosa…Quanto negli anni mi sono lasciata “gestire” la vita…

Il mio rifugio preferito era una piccola isoletta in un ruscello di campagna in mezzo ai prati e ai boschi…Lì passavo le ore a leggere, a colorare e a dipingere…

 

Quei momenti erano cura, cura per me stessa, per la mia anima…

 

In quei momenti annullavo tutto il mondo fuori e entravo nella dimensione dove tempo e spazio si annullavano completamente.

Poi la vita è strana e l’Universo un po’ birichino …Volevo frequentare il liceo artistico, ma i miei genitori non mi lasciarono fare quella scelta e mi iscrissi al liceo classico. 

Fu poi la volta della scelta dell’università e la mia strada era incerta tra qualcosa legato alla cura delle persone (medicina o farmacia) o di nuovo qualcosa legato alle arti creative  (architettura, design).

La scelta andò per farmacia e a Milano frequentai e mi laureai. Avevo 23 anni.

Grandi sogni, un’ingenua aspettativa di salvare molti…

Ma la realtà fu un’altra…nuda e cruda.

Lavorai in Ospedale per un po’ e poi in farmacie private come dipendente…In entrambi gli ambienti mi resi subito conto di quanta falsa voglia di curare gli altri veramente ci fosse in quegli ambienti…Chi faceva da padrone erano due cose: l’Ego e il Dio Denaro. Erano gli anni Novanta, l’epoca delle false ricette, delle prescrizioni inutili, dell’approvigionarsi  di farmaci senza bisogno effettivo, delle bustarelle in denaro o dei viaggi ai tropici per la classe medica…Appena laureata, grandi speranze…troppe aspettative e mi crollava in poco tempo tutto, tutto ciò per cui avevo studiato, compresa tutta la legislazione farmaceutica che non veniva per buona parte rispettata…Dispensazioni facili, senza ricetta…basta pagare…

E la Salute? Ed il bene dell’altro? Per non parlare poi di prevenzione…

 

Quando però la vita sembra privarti di quello in cui credi, attingi, se sei sufficientemente forte, al deposito di risorse creative che da sempre hai dentro per tirarne fuori cose nuove, idee che ti permettono di dare una svolta.

 

E quella dura realtà fu la mia salvezza…

Non mi fermai certo a ciò che avevo studiato…Mi avvicinai allo studi o di diverse discipline olistiche ( omeopatia, aromaterapia, floriterapia, riflessologia plantare, massaggio con i fiori di Bach…)e per ultimo approdai alle terapie con il colore ( tra cui poi AuraSoma).

 

Così, dopo aver scelto di aprire un centro erboristico e uno studio di medicine complementari, continuai negli anni a sperimentare e a scoprire altre tecniche legate alla salute e al benessere ( se desideri conoscere la mia biografia per esteso ti invito ad accedere alla pagina biografia  del  mio sito www.dottssapaolalombardini.it

 

In particolare studiando il colore ricontattai quel bisogno di dipingere e sperimentare con mano e pennelli ciò che avevo per più di venti anni chiuso  in un cassetto.

E tornai alle sensazioni che provavo quando coloravo e dipingevo sulla mia isoletta. 

Il primo studio partì sul colore rosso. Non era mai stato un colore che avevo utilizzato più di tanto, ma venne il momento di passare mesi interi nel”rosso”.

Il rosso inizialmente mi stancò tantissimo…

Dipingere con il rosso mi portava in uno stato di calma che non avrei mai immaginato.

Il rosso inizialmente mi fece fermare…Cioè a furia di sperimentarlo nei vestiti, negli accessori in cucina, nelle ricette, nei dipinti questo colore mi costrinse a stare a letto più di una settimana ammalata e senza forze.

In effetti ho capito che, quando si è molto stressati e non ci si ferma mai, utilizzare il colore rosso il più possibile nella nostra quotidianità, ci “obbliga” a rallentare…

Il rosso ricarica la ghiandola surrenalica e poi dona forza e voglia di agire, di muoversi, di fare cose concrete e pratiche.

Con il rosso iniziai anche a camminare molto di più, a prendermi cura più di me stessa, a mangiare lentamente…

Il rosso dei miei quadri è sempre il colore che utilizzo di più quando ho bisogno di ricaricarmi. 

Mi appassionavo sempre di più ad utilizzare questa tonalità…Mi portava nella concretezza e mi faceva stare veramente bene, eliminava certe mie paure, riduceva i miei timori e riduceva sempre di più la mia timidezza.

 

La pittura, l’utilizzo del colore su una tela può veramente apportare trasformazioni importanti nella nostra vita. 

 

E come in tutte le trasformazioni ogni sfumatura di colore ci mostra i nostri lati ombra e quelli luce

 

E’ un’esperienza d’Amore per noi stessi, è ascolto interiore…

 

E’ risveglio, cura, ri-nascita!